Basta saper scegliere gli alimenti giusti e anche il cibo può diventare una straordinaria arma per tenere lontano il cancro. Si può così in un solo colpo rispondere a un bisogno primario dell’organismo, trarre i massimi benefici in termini di salute dagli alimenti e soddisfare il palato.
Gli alimenti possono sia favorire sia contrastare l’insorgenza di tumori: alcuni infatti sono in grado di indirizzare le cellule verso una trasformazione patologica, altri agiscono come freni a questa evoluzione o aiutano l’organismo a espellere scorie pericolose. In generale una dieta ricca di proteine e grassi animali e povera di fibre, verdura e frutta, è quella che più espone al rischio di ammalarsi di cancro.
Le prove scientifiche che sostengono l’importanza di una sana alimentazione per la prevenzione del cancro sono innumerevoli. L’American Cancer Society le ha raccolte all’interno delle “Linee guida sull’alimentazione e l’attività fisica per la prevenzione dei tumori” che mostrano su quali tumori l’alimentazione può esercitare la propria influenza.
Una dieta ricca di frutta e verdura e povera di carne rossa e insaccati può, al contrario, ridurre il rischio di cancro al colon, di quello dell’endometrio, dei polmoni, del pancreas, dello stomaco. Probabilmente anche quello della prostata e dell’esofago.
Per allontanare il rischio di ammalarsi di questi tumori la soluzione migliore è quindi imbandire la tavola nella maniera giusta. E gli italiani, in questo, partono favoriti rispetto al resto del mondo: la dieta mediterranea, fatta di pane e pasta, meglio se integrali, olio di oliva, uso moderato di proteine di origine animale, e abbondante consumo di verdure è un ottimo punto di partenza per contrastare il cancro in tavola.
In pratica:
VERDURE
se ne dovrebbero assumere cinque porzioni al giorno, calcolando che ogni porzione corrisponde press’a poco a una quantità pari alle dimensioni del proprio pugno.
FRUTTA
un paio di porzioni al giorno consentono di godere di tutti i suoi benefici senza esagerare con l’introito di zuccheri.
PROTEINE
la carne non va eliminata, ma consumata con moderazione. Due volte la settimana è la quantità giusta. Il rimanente fabbisogno di proteine può essere soddisfatto con uova (una o due volte a settimana), pesce (due volte a settimana), formaggi (due volte a settimana), legumi.
CARBOIDRATI
i farinacei rappresentano il caposaldo della dieta mediterranea. Optare per quelli integrali consente di ottenere un ulteriore vantaggio.
GRASSI
come per la carne, eliminarli del tutto non solo è inutile, ma anche controproducente. Occorre però limitarne l’assunzione, soprattutto di quelli saturi (contenuti nello strutto, nel burro, nella parte grassa delle carni o nei formaggi). Per condire è meglio preferire l’olio di oliva a crudo. Tuttavia, anche in questo caso, non bisogna esagerare.
Inoltre la qualità non è tutto. Anche la quantità ha la sua importanza.
Diversi studi hanno infatti dimostrato che l’obesità è strettamente connessa al cancro al colon, al seno, all’endometrio e alla cistifellea. Per esempio, i dati del Nurses’ Health Study, un ampio studio americano che dal 1976 fino alla fine degli anni Ottanta ha osservato quasi 250.000 donne, hanno dimostrato che un incremento di più di dieci chili rispetto al peso che si aveva a 18 anni raddoppia il rischio di ammalarsi di cancro al seno. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che il grasso periferico è la fonte primaria di estrogeni, un fattore di rischio riconosciuto per questa forma di tumore.
Allora, per le persone con qualche chilo di troppo e ancor più per quelle obese, un passo necessario per abbassare il rischio di tumori è una dieta sana che consenta di ridurre il proprio peso corporeo, meglio ancora se associata a una regolare attività fisica.